Quesito:

Gentile Avvocato,

ho ricevuto in conto vendita da un cliente un vaso in ceramica che però, a causa di un mio involontario urto, ha subito una crepa.

Ho prontamente avvisato il legittimo proprietario, tranquillizzandolo sul fatto che il costo per la riparazione è, naturalmente, interamente a mio carico, ma il signore afferma che essendo irrimediabilmente danneggiato, il vaso non ha più lo stesso valore e pretende che io glielo acquisti al prezzo che avrebbe senza aver subito il danno.

Premetto che il valore di un oggetto di quella specie, integro e senza danni, è di circa E. 300,00 e che quindi non ho problemi a pagarli, ma Le chiedo se effettivamente il proprietario ha ragione “in diritto” o se ”ci sta facendo la cresta”. Grazie.

(Giovanni B.)

Risposta:

Gentilissimo lettore,

Lei è tenuto al risarcimento del danno, quanto invece alla “natura” dell’obbligazione risarcitoria, questa costituisce un “debito di valore”, ove la finalità perseguita è quella di reintegrare il patrimonio della parte lesa nella situazione in cui questa si sarebbe trovata se non si fosse verificato l’evento dannoso (il danneggiamento del vaso, nel caso di specie).

Ciò premesso, è a discrezione del proprietario del bene pretendere, alternativamente, o la rimessa in pristino/riparazione del bene con spese a totale carico di colui che ha commesso il danno, oppure la corresponsione del prezzo attribuito all’oggetto anteriormente al danneggiamento.

Cordialissimi saluti.

V.G.