Home Notizie dall'arte - Mostre Libri: L’ARTE PUBBLICITARIA DEL FASCISMO
Dic 21
Sabato

Benvenuti sul nuovo sito
INFORMATORE.COM
Il sito del mercato dell'antiquariato e dell'arte europeo
I calendari di oltre 1300 case d'asta, oltre 300 organizzatori, 1100 mercati internazionali
tutti i mercati specializzati e molto altro

Replicant2
prev next
Italian - ItalyEnglish (United Kingdom)French (Fr)Deutsch (DE-CH-AT)Español(Spanish Formal International)
Banner

Banner

Banner

Banner

Banner

Banner

Banner

Banner

Banner

Banner

Banner

Banner

Banner

Libri: L’ARTE PUBBLICITARIA DEL FASCISMO
Notizie dall'arte
Mercoledì 11 Ottobre 2023 14:26

Insieme all’amico Paolo Alberto Del Bianco, Davide Rossi ha realizzato un libro dedicato all’arte pubblicitaria del fascismo. Del Bianco, che è un fotografo professionista oltre che videomaker e documentarista, ha fotografato queste immagini tratte dalle riviste dell’epoca.

Questa raccolta nasce dal desiderio di fare conoscere la fantasia, l’originalità e l’eleganza che caratterizzano il design delle “réclame” cartacee negli anni del Fascismo, periodo storico che coincide col momento di massimo splendore della grafica italiana. In effetti un libro di questo genere, inteso come collezione di immagini pubblicitarie editoriali, prodotte durante il Ventennio, manca nel panorama nazionale.
Se esistono infatti pubblicazioni che ben descrivono lo stile adottato dai grafici che lavoravano e producevano durante il Fascismo, è assente un volume che mostri in grande numero come fa il presente, le immagini vere e proprie, cariche di una spiccata capacità evocativa e in grado di raccontare attraverso un linguaggio differente la storia italiana di quegli anni.
In assenza della televisione, la pubblicità colorata e dai caratteri “urlanti” trovò nei manifesti e nelle riviste il proprio mezzo naturale di espressione: periodici quali “Primato”, “Civiltà”, “L’Illustrazione italiana” o “Cinema”, per citarne alcuni, venivano arricchiti da tavole firmate in molti casi da grandi artisti del calibro di Federico Seneca, Gino Boccasile e Fortunato Depero. Nonostante il controllo censorio, il Regime lasciava ampio spazio alla ricerca di nuovi linguaggi artistici, promuovendo così un pluralismo di stili e idee; tuttavia, fu il Futurismo il movimento che forgiò maggiormente l’estetica della pubblicità fascista (come d’altro
canto accadeva già in molti altri campi), in quel marinettiano “trionfo della sintesi” in grado di coniugare bellezza artistica, efficacia commerciale e esigenze politiche del Regime.

"L'arte grafica nella pubblicità durante il Ventennio" di Davide Rossi
€ 20.00 - per informazioni: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

 

L'Informatore on Tour

L'informatore News sarà presente a Mercanteinfiera
dal 12 al 20 ottobre 2024

 

 

 

Dove siamo

NEWMAN

Via Monte Albano, 38
40135 Bologna ITALY
tel. +39 051 6145127
fax +39 051 0934695

P.I. 03492311208

Home Notizie dall'arte - Mostre Libri: L’ARTE PUBBLICITARIA DEL FASCISMO

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Per saperne di più sui cookie che utilizziamo e come eliminarli, vedere la nostra politica sulla privacy.

I accept cookies from this site.