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Conto vendita
L'Avvocato risponde
Giovedì 12 Aprile 2012 16:15

Quesito:

Gentile Dottoressa,

ho una piccola bottega e vendo molti oggetti in conto vendita. Mi è successo già un paio di volte un fatto spiacevole e volevo sapere come posso rivalermi con la persona che mi ha ingannato.

Una signora mi ha lasciato in conto vendita un oggetto che ho messo in vetrina. Varie persone sono venute perché interessate al bene chiedendomi il prezzo ed ho avviato anche qualche trattativa. Dopo alcuni giorni è tornata la signora chiedendomi l’oggetto indietro dicendo che aveva cambiato idea e che essendo un oggetto di famiglia le faceva piacere averlo in casa e quindi non era più interessata a venderlo.

Ho pertanto restituito il bene e non ho più saputo nulla, finché un giorno un signore entra in negozio ed esordisce dandomi della ladra, perché avevo chiesto una cifra troppo alta per l’oggetto in questione ed aggiunge che lo aveva comperato a metà prezzo rispetto alla mia richiesta, direttamente dalla proprietaria, che era sua amica.

Specifico che la proprietaria, stando a quello che ha riferito l’acquirente (fatto che quindi non ho possibilità di appurare), mi avrebbe dato in vendita il bene ad un prezzo superiore rispetto a quello che voleva ricavare effettivamente.

Mi chiedo se sia giusto che io mi carichi di spese e tasse per una bottega che altri possono sfruttare senza nulla corrispondere.

Quell’oggetto è stato venduto perché esposto nella MIA vetrina e non è la prima volta che mi trovo in questa situazione. Io faccio il prezzo, poi mi si porta via la merce che viene venduta a meno da parte chi non paga tasse, affitto ed altro. Esiste un modo per tutelarsi?

Grazie in anticipo per la risposta.

(Agnese R.)

 

Risposta:

Gentilissima lettrice,

nella Sua missiva non mi specifica se il rapporto che Lei dichiara di utilizzare correntemente venga formalizzato tramite una scrittura: se ciò non avvenisse, Le suggerisco vivamente, per le prossime volte, di predisporre un testo da sottoscrivere insieme al proprietario che Le affida il bene al fine di una vendita.

A tal proposito, se non sapesse come impostarne la stesura, può rivolgersi alla Redazione, alla quale provvedo a fornire un testo di base.

In ogni modo, colgo l’occasione per invitarLa alla lettura del breve articolo dedicato a questo argomento, al fine di avere qualche ulteriore delucidazione a carattere generale.

Per rispondere in concreto alla Sua domanda, è quindi essenziale sapere se alla base del rapporto da Lei instaurato vi sia una scrittura privata: in caso negativo Le anticipo che, di fatto, non può rivalersi nei confronti della proprietaria del bene, poiché la dinamica dei fatti così come da Lei esposta diverrebbe di difficilissima dimostrazione in giudizio.

Nel caso in cui, invece, vi sia un accordo formalizzato per iscritto, La invito a produrre il documento al fine di consentirmi un esaustivo parere.

Rimango a disposizione, mi faccia sapere.

Cordialissimi saluti.

V.G.

 

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