Quesito:

Buongiorno, ho letto nell’ultimo numero della Vostra rivista che dal prossimo ci sarà una rubrica legale e che è possibile fare dei quesiti ad un avvocato.

Mi rendo conto che la mia non è una domanda propriamente attinente, però siccome la questione può riguardare tutti, io provo ad esporre la questione.

L’altra sera, dopo una cena con la famiglia e gli amici, ho rischiato di essere fermato da una pattuglia con il dispositivo dell’etilometro: fortunatamente non hanno intimato l’arresto alla mia auto, ma a quella davanti.

Confesso che però un pò di paura l’ho avuta e da qui chiedo: ho sentito dire che se ti fermano, puoi sempre rifiutarti di sottoporti ai test o ai controlli e quindi si può riuscire a “farla franca”: è vero?

Esiste un espediente per evitare gli accertamenti?

Confido in una risposta, grazie e complimenti per il giornale.

(M. R.)

Risposta:

Gentilissimo lettore,

le informazioni in Suo possesso non sono assolutamente veritiere: consideri infatti che il c.d. “reato di rifiuto dell’accertamento”, precedentemente depenalizzato e trasformato in illecito amministrativo dalla L. 2 Ottobre 2007 n. 160, è stato reintrodotto dalla L. 24 Luglio 2008 n. 125, (parte del c.d. “pacchetto sicurezza”, varato al fine di contrastare fenomeni d’illegalità diffusa collegati all’immigrazione clandestina ed alla criminalità organizzata) e viene punito esattamente come se al trasgressore fosse stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 1,5 gr. per litro, ossia con un’ammenda da E. 1.500,00 ad E. 6.000,00, l’arresto da 3 (tre) mesi ad 1 (un) anno, la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida per un periodo da 6 mesi ad 1 anno, nonché la confisca del veicolo se di proprietà del trasgressore.

Ciò premesso, in caso di accertamento Le consiglio vivamente di collaborare con le Forze dell’Ordine.

Cordialissimi saluti.

V.G.