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Furto e denuncia
L'Avvocato risponde
Giovedì 12 Aprile 2012 16:11

Quesito:

Spett.le Redazione,

..... mi rivolgo cortesemente all’Avvocato: negli ultimi due anni ho già subito 2 furti da parte dei ladri, che mi hanno privato in alcuni casi di oggetti di poco conto, in altri di pezzi (per me) d’inestimabile valore affettivo. Per non parlare di alcuni gioielli di mia moglie, avuti in ricordo dai suoi cari: insostituibili.

A seguito di tali furti abbiamo sporto regolare denuncia presso i Carabinieri, ma naturalmente senza alcun seguito. Mi chiedo: in che modo posso tutelarmi nel caso in cui io riconosca tra la merce che vedo nelle mostre/mercati qualche cosa che era di mia proprietà?

Esiste una procedura particolare da osservare?

La ringrazio in anticipo per la risposta.

Cordiali saluti

(A.C.)

 

Risposta:

Gentilissimo lettore,

per rispondere al Suo quesito, occorre invece partire dalla considerazione che il nostro ordinamento è fondato sulle PROVE. Conseguentemente, se Lei riconoscesse tra i beni presenti in una mostra o in un mercato un oggetto precedentemente di Sua proprietà, ma sottrattoLe furtivamente, non sarebbe sufficiente la mera affermazione di titolarità sull’oggetto, ma sarebbe a Suo carico l’onere della prova, ossia la dimostrazione di quanto Lei asserisce. I mezzi di prova possono essere i più disparati (testimoni, fotografie, scritture ecc), ma per il quesito che Lei pone, mi permetto di suggerire alcune preventive ed efficaci attività sui beni oggetto di particolare interesse, quali, ad esempio, far incidere le proprie iniziali sugli oggetti preziosi (gioielli in oro), scattare fotografie, possibilmente del bene stesso con la presenza di se stessi o propri familiari, ove sia ben visibile anche il contesto domestico della propria abitazione.

Capirà quindi che, specularmente, non è consigliabile agli Antiquari o comunque ai legittimi proprietari di permettere a persone sconosciute di scattare fotografie ai propri beni.

Infine, può essere di ausilio l’apposizione di un segno distintivo sul bene in una zona nascosta e non visibile: se infatti, ad esempio, viene segnata/incisa una piccola X (o qualsiasi altro carattere-segno-simbolo) in un determinato punto, è ben intuibile che l’accertamento di ciò da parte delle Forze dell’Ordine costituisca ulteriore riprova della dichiarazione di titolarità di un bene.

Un ultimo suggerimento: in caso di furto, occorre ricordarsi di essere molto dettagliati e precisi nella descrizione degli oggetti rubati (con il deposito, ove possibile, anche delle relative fotografie) poiché, in caso di successivo ritrovamento, la dettagliata specificazione effettuata nella precedente denuncia facilita poi la prassi di restituzione dei beni.

Spero di essere stata chiara ed esaustiva, ma soprattutto di esserLe stata di aiuto: se avesse bisogno di ulteriori delucidazioni non esiti a contattarmi.

Cordialissimi saluti.

V.G.

 

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