Quesito:

Egregio avvocato,

sono un artista ed eseguo disegni: ho sentito dire che oggi sulle opere vige il “diritto di seguito” e quindi la possibilità, per l’autore, di continuare ad incassare percentuali su tutte le vendite future e successive alla prima. E’ vero? Quali sono i presupposti?

(Lettera non firmata)

Risposta:

Gentile lettore,

il Suo quesito mi permette di trattare sommariamente il Diritto di seguito (“droit de suite”), che riguarda solo manoscritti ed opere delle arti figurative (come nel Suo caso) e che consente all’autore di riscuotere una percentuale, predeterminata e fissata per scaglioni, tutte le volte che il bene sia oggetto di vendita successiva alla prima transazione. Ulteriore requisito è che all’affare partecipi un professionista del campo artistico (antiquario, casa d’aste ecc.), quindi nel caso in cui la successiva compravendita avvenga tra privati, l’autore del bene non avrà diritto alla riscossione della suddetta percentuale.

I riferimenti normativi di tale istituto sono la L. 01/03/2002 n. 39 (Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alla Comunità Europea, Legge comunitaria 2001) ed il Decreto lgs n. 118/2006, relativo al diritto d’autore nelle vendite dell’originale successive alla prima.

Le specifico, infine, che il diritto di seguito perdura sino al settantesimo anno successivo alla morte dell’artista e che l’incasso delle somme spettanti agli autori compete alla SIAE.

Resto a disposizione per un’eventuale consulenza personalizzata e porgo cordialissimi saluti.

Avv. Veronica Gnudi