Quesito:

Stimatissima avvocato,

nel ringraziarla per le risposte che fornisce sull’informatore, vengo a domandarle se anticipando l’articolo promesso sul prossimo numero, tratterà anche per i soliti mercatini cosiddetti dell’hobbista.

Sono il segretario di una associazione non commerciale affiliata alla  F.E.N.A.L che saltuariamente frequentiamo su invito gratuito alcuni mercati in maniera sporadica ed occasionalmente con solo orologi usati e accessori vari inerenti la misura del tempo, di valore rientranti nella sfera personale o collezionati dagli associati, che a turno saltuariamente partecipano.

Solitamente inoltro una presa d’atto  agli uffici competenti e/o una richiesta di licenza temporanea  per la giornata in oggetto a nome dell’associazione.

Sono stato informato in maniere diverse dalla regione e/o dalla finanza provinciale che dovremmo rilasciare alla vendita uno scontrino normale e alla dichiarazione dei redditi nel quadro redditi diversi segnare il totale di codesti scontrini.

Se possibile gradire una Sua personale opinione in merito.

Anticipatamente ringrazio ed ossequio.

(D.M.)

Risposta:

Gentilissimo lettore,

per rispondere al quesito da Lei posto occorre fare una distinzione a monte, ossia relativamente alla tipologia di mercato in cui si presenzia.

Se il mercatino è esclusivamente per Hobbisti (e per esserlo deve essere così qualificato dal Comune della località in cui si tiene), non vi è alcun obbligo in capo ai partecipanti, diversamente invece occorre fare un’ulteriore differenziazione tra quanti svolgono l’attività con una certa assiduità, ossia commerciando oggetti a loro volta acquistati e quanti, invece, vendono  molto sporadicamente dei beni personali (ad esempio avuti in regalo o ereditati): nel primo caso vi è l’obbligo di rilasciare un documento fiscale (non uno scontrino, come a Lei erroneamente riferito) e, in sede di dichiarazione dei redditi, calcolare la somma al fine di evitare un’evasione fiscale sul reddito percepito (applicazione del c.d. “regime del margine”).

In considerazione della tipologia degli articoli trattati dalla Vs. Associazione, mi permetto di suggerire anche la lettura del secondo quesito, che tratta le problematiche legate alla vendita dei c.d. “oggetti preziosi”, ossia gli oggetti d’arte, antichi, beni preziosi (in metalli preziosi e/o recanti pietre preziose).

Cordialissimi saluti e La ringrazio per gli apprezzamenti alla rubrica.

Avv. Veronica Gnudi