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Quesito: Egregio avv. Gnudi, sono un antiquario e Le chiedo come posso tutelarmi nei confronti di un collega che so per certo che mi offende e denigra con i clienti che abbiamo in comune: mi hanno infatti riferito che mi definisce come un venditore di cose brutte e non antiche, oltre che di una persona senza buon gusto. Pensavo di denunciare la cosa ma non so cosa devo fare esattamente: mi potrebbe dare qualche suggerimento? G. B.
Risposta: Gentilissimo lettore, da quanto Lei espone parrebbe configurarsi l’ipotesi del reato di diffamazione ex art. 595 c.p., che così recita: “Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, comunicando con più persone, offende l'altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a Euro 1.032. Se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a Euro 2.065. Se l'offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a Euro 516. Se l’offesa è recata a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, o ad una sua rappresentanza o ad una autorità costituita in collegio, le pene sono aumentate.” Posto che l’inciso “[..] fuori dei casi indicati nell'articolo precedente[..]” è un riferimento al reato d’ingiuria (art. 594 c.p.), le peculiarità della diffamazione sono quindi: l’offesa all’onore ed al decoro, l’assenza del destinatario, la comunicazione dell’offesa a più persone (quindi almeno 2). Ciò premesso, Le consiglio di rivolgersi ad un legale che l’aiuterà a redigere una denuncia-querela con l’esposizione dei fatti al fine di chiedere la punizione del responsabile; in alternativa, può anche agire autonomamente rivolgendosi ad un Pubblico Ministero, oppure presso una qualsiasi Caserma dei Carabinieri o posto di Polizia, ove potrà esporre oralmente l’accaduto, che verrà verbalizzato. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordialissimi saluti. Avv. Veronica Gnudi
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